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Mattarella bis, Cacciano: “risultato straordinario a prescindere dalle liturgie”

Mattarella bis, Cacciano: “risultato straordinario a prescindere dalle liturgie”

29 Gennaio 2022 | by Enzo Colarusso
Mattarella bis, Cacciano: “risultato straordinario a prescindere dalle liturgie”
Politica
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Sergio Mattarella rieletto Presidente della Repubblica. Il sistema esce non senza fibrillazione da questo delicatissimo passaggio politico che ha messo a nudo una certa qual fragilità dei partiti incapaci di trovare soluzioni alternative al Settennato bis di Mattarella. La Costituzione, va detto, non esclude un nuovo mandato del presidente uscente che si presume non sarà vincolato ad ordini temporali di puro interinato ma declinerà per intero i sette anni canonici. E alla fine rappresenta la scelta più saggia per garantire al Paese quella stabilità che i tempi impongono in modo assoluto. Va da se che l’intera vicenda ha sortito una sostanziale perdita di prestigio per le forze politiche, in special modo per un centrodestra che si è spaccato in maniera preoccupante, ma ci sarà tempo e modo per analizzarne il passaggio. E’ interessante la tesi in controtendenza di Giovanni Cacciano, fino al commissariamento del PD sannita vicesegretario del partito. Cacciano fa una disamina delle precedenti elezioni del Capo dello Stato scorgendo elementi di raffronto abbastanza conformi alle procedure che si sono viste in questa occasione e quindi una sostanziale linearità, fatte salve alcune eccezioni, con le liturgie classiche dell’elezione dell’inquilino del Colle. “Non condivido la narrazione imperante del “fallimento” della Politica”, dice Cacciano. Il capo dello stato è stato eletto in 6 giorni. Mi pare un tempo congruo. Si trattava e si è trattato di eleggere il Presidente della Repubblica Italiana non di un condominio di Nola. La dittatura dei social media ci ha fatto disabituare alla fisiologia delle decisioni importanti che comporta “tempi, liturgie, tentativi, passi fal si, fallimenti e percorsi vincenti”. Ciò che conta è il risultato non la liturgia fine a sé stessa. E il risultato è, dato il contesto, straordinario. Le due più importanti ed autorevoli personalità di cui le nostre massime istituzioni oggi dispongono sono in sella, più forti e legittimate di prima: Mattarella e Draghi. E’ una questione di prospettiva, conclude Cacciano, l’elezione di Mattarella è stata anche una operazione di “alta politica”.

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