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Avellino| Pd, Petitto e De Caro chiedono un confronto a Pizza: “Non c’è una linea politica, ora unità anche negli enti. Con Festa patto fino al 2024”

Avellino| Pd, Petitto e De Caro chiedono un confronto a Pizza: “Non c’è una linea politica, ora unità anche negli enti. Con Festa patto fino al 2024”

4 Aprile 2022 | by Redazione Av
Avellino| Pd, Petitto e De Caro chiedono un confronto a Pizza: “Non c’è una linea politica, ora unità anche negli enti. Con Festa patto fino al 2024”
Politica
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(alca) – A sole tre settimane dal congresso unitario che ha eletto Nello Pizza segretario del Partito Democratico irpino, a via Tagliamento è già tempo di chiarimenti. Soprattutto dopo la sconfitta nella corsa alla presidenza dell’Ato Rifiuti di Avellino, avvenuta, apre, per il voto di un consigliere dem al candidato Vittorio D’Alessio, sostenuto da Italia Viva e dal sindaco del comune capoluogo. E così, l’unità ritrovata tra le componenti del Pd irpino non si è ancora riflessa su una linea politica condivisa che, al momento, non è stata discussa. Per questo motivo e per fornire alcune precisazioni, Il consigliere regionale Livio Petitto e il deputato Umberto Del Basso De Caro questa mattina hanno incontrato militanti e cittadini al Circolo della Stampa di Avellino. Un modo per fornire alcuni chiarimenti rispetto al periodo di fibrillazioni interne al partito che neanche la fine del commissariamento ha stemperato. La richiesta al neo segretario Pizza è quella di un confronto franco su tutto per stabilire come muoversi ma senza distaccarsi dagli indirizzi del Nazareno. Impossibile non parlare di Ato rifiuti e della sconfitta del candidato democratico Pasquale Giuditta, da molti attribuita alla preferenza che proprio un esponente dell’area “decariana” avrebbe espresso per il sindaco di Mercogliano, determinandone la vittoria nei confronti del collega di Summonte. Su questo punto Petitto, però, parla di voto segreto e di risposte che gli amministratori devono dare in primis al territorio. “Senza alcuna riunione preventiva per stabilire un comportamento comune – dichiara – diventa complicato. I sindaci devono fare il bene delle loro comunità e per questo agiscono come meglio credono in assenza di un indirizzo politico motivato. Ho ascoltato i sindaci di Salza Irpina e Prata Principato Ultra (Cella e Petruzziello, consiglieri nell’ente d’ambito indicati da Petitto, ndr). E’ evidente che questa è la sconfitta di tutti, anche la mia. Prima delle candidature, però, bisogna trovare una convergenza. Adesso, con la situazione di stallo che si è creata se si arrivasse ad affrontare procedure giudiziarie, non si darebbero risposte ai cittadini che pagano una bolletta sui rifiuti elevata. E c’è il rischio di perdere i 900 mln di euro in palio sull’impiantistica se non si va avanti”. A chi gli chiede se per coerenza farà ritirare i consiglieri comunali di maggioranza della sua lista che sostengono Gianluca Festa, poi, è netto: “Non mi appassiono alle lotte per le poltrone così come ad un capogruppo del Pd che è un sindacalista metalmeccanico di destra e non può rappresentare il partito… Anche qui ci vuole coerenza…”. Chiara l’allusione ad Ettore Iacovacci, riferimento della Ugl prima ancora di essere capogruppo dei democratici a Palazzo di Città. Dunque, “patto con Festa saldo fino a fine consiliatura”.

Su questo argomento, come del resto su tutti gli altri, l’onorevole Del Basso De Caro è in piena sintonia con il consigliere regionale. Anche lui chiede un confronto serrato sulla linea politica dato che finora si sono solo ratificate scelte fatte con la regia di Napoli  (del governatore De Luca per intenderci, ndr) mentre “è solo grazie a Roma (alla segreteria di Letta, in sostanza) se sono state superate le polemiche per le tessere ed è iniziato un nuovo corso”. “Nel Pd irpino – spiega l’onorevole – il gruppo di maggioranza relativa è il nostro e se è stata raggiunta l’unità lo si deve ad un percorso complicato intrapreso dopo l’esclusione di Livio dalla candidatura alle regionali con il partito. Questa unità ritrovata, però, ora deve riflettersi nelle cose concrete. Per questo chiediamo al segretario di riunire un tavolo. E’ indispensabile parlare di Provincia (probabilmente l’input è quello della vicepresidenza a Francesco Mazzariello, unico riferimento democrat di Petitto a Palazzo Caracciolo), di Asi (anche qui considerando le nomine), Ato rifiuti e Consiglio di distretto idrico. L’unità deve essere realizzata anche in questi enti. Tutto, invece, procede in modo confuso secondo il deputato: “Non si è mai visto che si celebrasse prima il congresso provinciale e poi quelli dei circoli… E tra poco ci saranno anche le elezioni amministrative che riguarderanno alcuni comuni importanti…”. Poi un passaggio sull’Alto Calore. “Non so cosa stia facendo la Regione, l’Eic, ma l’Acs sta perdendo milioni di finanziamenti per il mancato affidamento. E intanto i suoi utenti continuano a pagare bollette più alte di altre province nonostante le risorse idriche provengano dal bacino Calore Irpino. Cosa dobbiamo rispondere ad un cittadino di Avellino che paga l’acqua a 1,22 euro a metro cubo mentre uno di Napoli paga l’acqua che arriva dall’Irpinia a 0,78 euro a metro cubo?”. Al termine dell’incontro, l’accento cade ancora sull’asse con il sindaco Festa, che De Caro conferma resterà saldo fino al 2024. “La città di Avellino ha votato nel giugno del 2019. C’era chi voleva fare le primarie per scegliere il candidato sindaco ma non fu ascoltato, anzi, si preferì candidare a primo cittadino un non iscritto al Pd (Luca Cipriano, ndr). Le cose stanno così, senza polemiche. Per questa manovra venne ad Avellino anche l’ex segretario regionale, era un sabato santo. E chi se lo scorda: ore e ore a parlare del nulla… Piuttosto anche sulla Contursi-Lioni-Grotta registriamo un enorme ritardo della Regione Campania. Si è voluto eliminare il commissario per ridurre le lungaggini burocratiche e invece con la nuova regia i tempi sono lievitati”.

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