La ormai atavica questione del Bando Periferie, il progetto cui l’amministrazione Mastella dimostra una attenzione molto particolare. Cessata, tuttavia, la virulenza dei toni dei giorni ruggenti in cui si considerava la fattibilità in forme quasi apodittiche del progetto e nonostante da più parti si facesse notare come la disparità degli interventi di natura pubblico-privata non fosse adeguato alle normative del codice degli appalti e le cifre percentuali non fossero in linea con le prerogatrivce dell’ANAC, che non sarà la Cassazione, ma su ben due proposte di project financing di Lumode ha espresso parere negativo. Poi l’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha orientato Palazzo Mosti a rivedere molto delle proprie posizioni e a fare a meno della presenza privata. Mastella che assicura i 7 mln di euro per proseguire nel progetto, l’opposizione che quasi ex abrupto si accorge della vicenda e chiede di discuterne in Consiglio, il vicesindaco De Pierro che mostra segnali di apertura al confronto.
Anche per quel che riguarda l’aspetto che inerisce una nuova visione d’insieme dell’intervento. La destinazione d’uso del terminal bus, per esempio, su cui pare tramontata l’ipotesi di costruirvi il palazzo da cinque piani seminterrato
