Renato Giordano sal a Palazzo Mosti e partecipa alla commissione cultura. Una presenza che arriva dopo la solenne investitura alla carica di responsabile unico di tutte le manifestazioni culturali che soggiacciono sotto il sole di Benevento e su cui Renatino non ammette, pur nella bonarietà del suo tratto, alcuna deroga di sorta. “Unico concorrente ma anche perchè il più capace”, dice senza tema di ubris ma col pigio di chi si sente ormai padrone assoluto della scena. Nel pomeriggio però arriva anche il parere dei Revisori dei Conti innmerito alla preventiva segnalazione alla Corte dei Conti degli emolumenti da attribuiregli se supersano i 5000 euro coso come recita l’articolo 7 del Decretro Legislatiovo 165 del 2001. Il commento del portavoce di ApB Perifano.
Ma Giordano, dinanzi la Commissione, sciorina i suoi orientamenti su ciò che sarà il suo stigma. Parte dal teatro di cui non dissente l’urgenza di riportarlo in prima fila e non solo nell’ambito di Città Spettacolo, per passare attraverso il Premio Strega e proprio Città Spettacolo 2022 e l’idea di teatralizzare la figura di Pasolini