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Il paragone eccessivo di Mastella, Corona: “battuta inaudita ma la Chiesa non si indigna”

Il paragone eccessivo di Mastella, Corona: “battuta inaudita ma la Chiesa non si indigna”

25 Agosto 2022 | by Enzo Colarusso
Il paragone eccessivo di Mastella, Corona: “battuta inaudita ma la Chiesa non si indigna”
Politica
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La festa di San Bartolomeo, patrono della città. Mastella interviene in chiesa e come è prassi chiude le celebrazioni con un suo intervento. Intervento che ha suscitato parecchie polemiche per via della natura un po istrionica, per taluni blasfema, delle parole del sindaco.  “Se da Nazareth è giunto un uomo che ha guidato il mondo, perché da Ceppaloni non può arrivare parimenti qualcosa di buono e qualcuno che possa guidare la città?” La notizia è stata propalata da Gazzetta di Benevento dalle cui colonne il rigoroso Alfredo Pietronigro ha riportato “l’ipse dixit”.  Il paragone con l’Uomo per eccellenza da parte di Mastella non è passato, così, inosservato. “Mastella si paragona a Gesù ma la chiesa beneventana, piena di integralisti, non si indigna. Tra poco perderà le elezioni e non si potrà lamentare se sarà “crocifisso” insieme ai “ladroni”, scrive Gabriele Corona leader di Altrabenevento. “E’ una dichiarazione inaudita pronunciata davanti alle massime autorità religiose e istituzionali che però non ha destato alcuna reazione di protesta dell’Arcivescovo o di altri rappresentanti della Curia oppure di “integralisti” di cui la città è piena. Neppure i suoi tanti amici giornalisti e i consiglieri di opposizione hanno voluto commentare.

Anche questi comportamenti contribuiscono a convincere Mastella che la vita di questa città gira sempre e soltanto intorno alle vicende sue e della sua famiglia. Una vera ossessione. Perciò pensa di poter strumentalizzare politicamente e in modo ridicolo anche le celebrazioni religiose.  E’ evidente che Mastella è particolarmente preoccupato perché sa bene, dopo i rifiuti ricevuti per eventuali alleanze elettorali, che è destinato alla inevitabile sconfitta.

Si era presentato come leader del “grande centro” indispensabile per la vittoria di ogni schieramento politico ed invece è costretto a correre da solo, raccattando candidati destinati al sacrificio per un solo obiettivo: la elezione alla Camera della moglie, Sandra Lonardo.

Si tratta, però, di un obiettivo irraggiungibile perché con l’attuale sistema elettorale che trascina i voti delle liste al proporzionale sul candidato all’uninominale, dovrebbe ottenere almeno il 40% nell’intero collegio. Appare evidente che non ce la può fare, nonostante lo scarso peso personale dei candidati avversari in quel collegio. Spera in un “miracolo” e quindi scantonerà in tutta la campagna elettorale ma sa che molto probabilmente la famiglia Mastella non sarà più presente in Parlamento. Di conseguenza i sui sostenitori lo abbandoneranno e lui sarà “crocefisso” insieme ai “ladroni”.

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