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Samte, cortocircuito mastelliano

Samte, cortocircuito mastelliano

23 Marzo 2023 | by Enzo Colarusso
Samte, cortocircuito mastelliano
Politica
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Samte che fare? E’ la domanda che ci si pone dopo la decisione dell’Ato di rinunciare alla partecipata provinciale che era stata rimessa in bonis perchè diventasse il braccio operativo dell’ente d’ambito. Con molta probabilità verrà messa in liquidazione visto che da Via Torrette la risposta ad ogni tentativo della Provincia di Benevento è stata negativa. “Preferiamo ripartire da zero con una nuova società piuttosto che avvalerci di Samte che viene da anni di tribolazioni senza fine e delle cui garanzie resatiamo sommamente scettici”, ebbe a dire lo stesso presidente Iacovella. Tribolazioni di cui tutti i sindaci della provincia, fatta qualche sporadica eccezione, sono responsabili al tempo in cui si avevano altre visioni su cosa farne dei rifiuti e a chi affidarli. Oggi si riparte dal cdr di Casalduni e da Sant’Arcangelo Trimonte ma al nuovo soggetto operativo necessiterà avere l’Aua, l’autorizzazione unica ambientale, introdotta dal D.P.R. 13 marzo 2013, in vigore dal 13 giugno 2013, dalla durata di 15 anni dal rilascio, serve per semplificare gli adempimenti amministrativi ambientali, ed è rilasciata dallo Sportello Unico per le Attività Produttive. I tempi tecnici previsti affinchè si imponga in modo completo sono stimabili in non meno di un anno e gli stessi impianti risultano versare in uno stato di grande criticità, ma in questo caso ci sono i fondi regionali che provvedono a non gravare sulle tasche dei contrtibuenti. Appare chiaro che la forte tensione abbia radici profonde all’interno della galassia mastelliana. Una frizione acutissima che sottende ragioni fino ad ora ignote ma che senza dubbio fanno pensare a qualcosa di importante. Tace Mastella che oggi ha ricevuto a Palazzo Mosti il sindaco di Guardia Sanframondi Di Lonardo, uno dei dodici costituenti il consiglio d’amministrazione. E’ però Renato Parente che è intervenuto, assai diplomaticamente, per dare una spiegazione plausibile a questa crisi.

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