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Guerra Ato-Provincia e Mastella resta in silenzio

Guerra Ato-Provincia e Mastella resta in silenzio

4 Aprile 2023 | by Enzo Colarusso
Guerra Ato-Provincia e Mastella resta in silenzio
Politica
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E Palazzo Mosti continua a tacere. Mentre si consuma a livelli di tensione sempre più alti la contesa fra Ato Rifiuti e Provincia di Benevento, uno scontro ormasi senza più quartiere, Mastella assiste impassibile a quanto accade senza intervenire. Eppure l’uno e l’altro dei duellanti sono espressione dello stesso sistema di potere che domina la città e per molti apsetti anche la provincia ma il sindaco preferisci il low profile dinanzi alle ormai quotidiane invettive tra le due parti. L’ultima consiste nella intimazione vera e propria rivolta ieri da Via Torrette alla Provincia a stare fuori dalla questione dell’appalto del lotto due di Sant’Arcangelo, quel lotto due interessato da un dissesto idrogeologico importante e per il quale ci sono da spendere 9 mln e rotti di euro. La Provincia intende far valere i propri diritti sull’appalto per la riduzione in pristino delle criticità in base alla procedura di gara indetta il 2 marzo e che prevede lo spostamento dei rifiuti che stanno a Casalduni dal 2018. L’Ato ritiene questa iniziativa fuori dagli accordi del luglio 2022 e intende “inaudita altera parte”  l’azione della Provincia. Iacovella e Romito temono di perdere i danè degli interventi di ripristino a svantaggio della Seam e l’ammanco sarebbe grave. A tal punto grave che l’Ato mette in guardia la Rocca dal recedere da tale proposito pena l’inizio di un contenzioso legale che in questo momento sarebbe letale per l’inizio del ciclo integrato dei rifiuti. Ma è ormai guerra aperta, un vulnus per la galassia mastelliana visto che tutti gli interpreti appartengono al medesimo schieramento. Eppure, Mastella è silente, preferisce che la questione sia di stretta competenza delle parti, non fa sentire il peso della sua autorità. Cosa nasconde il sindaco? Perchè ha lasciato che Samte fosse accantonata dopo averne pagato i debiti e affermato “coram populo” che la remissione in bonis della partecipata fosse la panacea per avviare a conclusione il ciclo integrato dei rifiuti? Tutte domande che attendono risposta mentre quello che è il suo più fidato e leale compagno di viaggio, Nino Lombardi, è costretto ad incassare bordate da fuoco cosiddetto amico senza copertura e protezione.

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