E se il PD optasse per Peppe Ruggiero come proprio rappresentante presidenziale per le Provinciali del ritorno al passato? La cosa non è affatto una boutade e non è neppure una sorta di soluzione obbligata per un partito che scarseggia a trovare al suo interno personalità capaci di dialogare anche con chi è di altra “religione”. Peppe Ruggiero, sindaco di Foiano, potrebbe davvero essere una scelta opportuna. La sua esperienza è acclarata tra i banchi della Rocca, il suo rapporto con gli imprenditori che contano è ottimo, e la sua lealtà al decarianismo pure. Insomma, Ruggiero ha tutte le care in regola per giocarsela. Lui ne appare lusingato e quando glielo abbiamo chiesto direttamente si è espresso affermando che non si sarebbe tirato indietro dinanzi ad una proposta degnamente articolata. E visto che il 90% del partito viaggia ben saldo nelle mani del Capataz è gioco forza pensare che se da Largo Guerrazzi dovesse partire la scintilla, ecco che il foianese potrebbe ricevere l’adeguata investitura. Ovvio che lui molto probabilmente si schermirà, che sono discorsi di la da venire ma le grandi manovre in vista di ciò che accadrà, nel 2024 o nel 2025, sono già iniziate. De Caro dialoga con Rubano, lo ha già fatto e in modo proficuo spendendosi per il sindaco di Puglianello alle Politiche passate. Ora, quando sarà, da quella sponda si potrebbe anche pensare a restituire il favore ma sono solo supposizioni. Di vero c’è la disponibilità di Ruggiero che però fesso non lo è per nulla e allora saprà giocarsi le sue carte a prescindere da tutto.
