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Verde pubblico, Feleppa a Rosa: “comprendo lo stress dell’assessore ma lui pensi ai suoi fallimenti”

Verde pubblico, Feleppa a Rosa: “comprendo lo stress dell’assessore ma lui pensi ai suoi fallimenti”

19 Agosto 2023 | by Enzo Colarusso
Verde pubblico, Feleppa a Rosa: “comprendo lo stress dell’assessore ma lui pensi ai suoi fallimenti”
Politica
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Non poteva restare senza controrisposta la replica di Alessandro Rosa ad Angelo Feleppa. E puntuale il forzitaliota ribatte sostenendo che Rosa appare innervosito e anche stizzito, e pure confuso in termini di conoscenza musicale, De Andrè e non Battiato… “che un cittadino comune (poiché al suo pari lo sono anche io) ha precisato che la città è sporca come asseriscono anche i cittadini che scrivono e dicono ovunque. Loro ne hanno contezza.”
Probabilmente l’assessore Rosa guarda foto diverse e modificate della città, che non corrispondono al vero distorcendo la verità dei fatti, come ha sbagliato l’associazione della canzone e la coniugazione del verbo mettere (di seguito specificato). L’autore della canzone è Faber e non Battiato che l’ha solo interpretata, ma queste sono quisquilie. Invito, nel caso di specie, l’assessore a ripetere le consecutio temporum,  rispolverando qualche libro di grammatica e ad utilizzare in maniera appropriata i termini “ordine e pulire”. Rosa usa metafore per far credere che la città e pulita, pubblicizzando lavori raffazzonati ed eseguiti in malo modo come vere e proprie opere risolutive del problema, astenendoci dalle modalità di affidamento ed esecuzione, per le quali verificheremo gli atti.
Un assessore deve rispondere sui fatti e non con le offese. Umanamente comprendiamo il periodo di stress che sta vivendo ma la strada dell’impegno pubblico l’ha scelta lei e come ben sa ci sono pro e contro che si ripercuotono anche sulla sfera privata. Magari non avrò l’intelligenza che dice lei,  ma certamente lei ne sta dimostrando così poca che le è rimasta solo l’offesa come risposta politica. Qui di comico c’è solo il suo stato di stizza, causato da stress che come insegna, si ripercuote fortemente sulla persona. Qui la parodia a cui fa riferimento la chiudo io in questo modo lasciandole questo piccolo memorandum: 1) credo che ognuno di noi ci “metta ” (e non ci mette, come ha scritto) ; 2) l’autore della canzone è Faber ( così si faceva chiamare il grande De Andre’); 3) pensi a pulire la città piuttosto che rispondere piccato e innervosito per i chiari fallimenti di gestione del verde”

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