L’epilogo della crisi al Comune di San Giorgio del Sannio. Ieri le dimissioni presso il notaio Donatiello, questa mattina le stesse dimissioni sono state protocollate al Comune con matricola 14747.
Era l’atto conseguente che si attendeva per definire lo scioglimento del Consiglio comunale e gli otto consiglieri firmatari e cioè l’ex vicesindaco Bocchino, Accettola, Ricci, Bruno, Annese, Boniello, Melillo e Mercurio hanno, in questo modo, sancito la fine della sindacatura di Angelo Ciampi, coinvolto in una indagine della direzione distrettuale antimafia di Napoli per una vicenda legata ad appalti in odore di camorra nel settore dei rifiuti.
Ciampi, le cui dimissioni sono a questo punto una pura formalità, ha resistito finchè ha potuto ma l’abbandono del vicesindaco Bocchino ha determinato il precipitare degli eventi che ha condotto a questa conclusione.
Non hanno aderito alle dimissioni corali le sole Giovanna Petrillo e Angela Serino che hanno argomentato la loro decisione parlando di “atto di responsabilità” nei confronti dell’opinione pubblica per i tanti provvedimenti in itinere che si sarebbero dovuti affrontare nell’immediato futuro. Bicche cucite, invece, da parte dei consiglieri dimissionari.
Nessuna dichiarazione resa alla stampa, il massimo riserbo possibile dinanzi ad una situazione di eccezionale gravità che investe la comunità sangiorgese.
C’è solo la unanime considerazione che sia un giorno triste per la quarta città della provincia che ora dovrà affrontare il periodo di commissariamento che porterà a nuove elezioni quando sarà.
