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Mastella: “no al centralismo statale ma neppure a quello regionale”. A De Luca: “chieda scusa per i toni”

Mastella: “no al centralismo statale ma neppure a quello regionale”. A De Luca: “chieda scusa per i toni”

17 Febbraio 2024 | by Enzo Colarusso
Mastella: “no al centralismo statale ma neppure a quello regionale”. A De Luca: “chieda scusa per i toni”
Politica
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Mastella e De Luca sempre più lontani. La manifestazione di ieri a Roma giudicata eccessiva dal sindaco di Benevento che però mantiene il suo punto di vista nettamente contrario al sistema dell’autonomia differenziata. Tuttavia, censura in maniera netta il modus operandi di De Luca e degli altri sindaci. Ai giornalisti che oggi lo hanno intervistato in occasione della inaugurazione della casa di riposo San Pasquale Mastella ha invitato addirittura De Luca a chiedere scusa per le parole usate nei confronti della Premier Meloni cui il Governatore ha rivolto un epiteto pesante assai. Un tempo sarebbe successo il finimondo, oggi la cosa è catalogata con una fragorosa risata di gusto. Non per Mastella.

“I toni usati ci hanno fatto fare una brutta figura dinanzi a tutta la stampa nazionale e la cosa non è accettabile”. Mastella raccomanda mitezza pur rimanendo dell’idea che se dovesse passare alla Camera, l’autonomia differenziata creerebbe enormi problemi alla tenuta democratica dello Stato con due Italie a velocità irrimediabilmente diverse. Poi il sindaco però attacca frontalmente De Luca quasi accusandolo di utilizzare una sorta di “doppia morale”.

“Non mi piace il centralismo nazionale ma non mi piace neppure quello regionale. Io non so a Benevento quali saranno i fondi che entreranno in questo tipo di gestione e con me anche i sindaci di Napoli, di Caserta o di Avellino non sanno a chi santo votarsi. Non ci piace il centralismo di Roma ma neppure quello di Napoli”. A chi poi gli chiede del terzo mandato Mastella si mostra perplesso perchè ora come ora è dell’avviso che la cosa non è in agenda in Parlamento per poi tornare a dissentire sul fatto che l’eventualità sarebbe solo per i presidenti di regione e non per i sindaci di comuni al di sopra dei 15mila abitanti. Cosa che reputa inaccettabile.

“Per ora non ne vedo la possibilità, poi tutto è possibile ma dissento dal fatto che i sindaci sarebbero esclusi da questo provvedimento.” Insomma, par di capire che a Mastella, uomo tradizionalmente mite e poco propenso allo scontro, non sono piaciuti i toni barricaderi imposti dagli “scalmanati” sindaci che ieri hanno tentato una sorta di “presa della Bastiglia” di Palazzo Chigi, per altro respinti e non proprio gentilmente dai gendarmi presenti. E meno che mai il loro conducator. Lontani i tempi del covid e della liaison con quel “pasionario” che oggi gli è distante per forme e modi di comportamento ed è invece mostrato ad esempio dai decariani che in ogni tempo o quasi gli furono avversi. Misteri dei tempi moderni…

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