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Il gioco di Mastella

Il gioco di Mastella

27 Febbraio 2025 | by Enzo Colarusso
Il gioco di Mastella
Politica
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Lunedi Roberto Fico sarà a Benevento alla Rocca. L’ex presidente della Camera e tra i maggiorenti dei Cinque Stelle è uno dei papabili del centrosinistra per assurgere alla carica di candidato ufficiale per le Regionali, benedetto anche da Mastella che s’è detto disponibile a sostenerlo nella vasta accezione del campo largo, sempre che a Benevento i gruppi territoriali grillini non gli rompano gli zebedei, al Fatto Quotidiano il sindaco di Benevento fu più esaustivo.

Gli chiederemo, a Fico, invitato nell’ambito del convegno organizzato dall’associazione Villa dei Tigli Club e Fittel Campania, cosa ne pensi dell’endorsement del sindaco di Benevento che furbo com’è ha già creato scompiglio nel Movimento, che stenta ad avere una linea comune che unisca Roma a Benevento nei rapporti col Ceppalonico.

Ceppalonico che sembra avere nei 5Stelle una sorta di bersaglio facile; ricorderete la crociata antimassonica che Mastella lanciò contro il Movimento andando a scovare un codicillo nello statuto di quel partito che vietava ogni acordo con elementi di quella appartenenza sortendo l’uscita di scena dei grullini dall’agone elettorale del 2021. E pure stavolta Mastella la sua parte l’ha fatta, nel senso che i grillini nostrani hanno ribadito che con lui non ci sono margini di manovra ma a Roma gente come Gubitosa apre alla possibilità di trattare con lui.

Tuttavia, parrebbe che l’ambiente deluchiano tutta questa baldanza mastellista non l’abbia presa proprio bene. Cantare il de profundiis a De Luca prima del tempo, nonostante Mastella abbia ribadito che rersta il salernitano la sua stella polare, parrebbe avere seccato il Governatore, parrebbe. Lui, forte dei duecentomila voti che ha svelato di possedere nell’intervista al Fatto, pare avere galvanizzato le sue milizie ma appare cifra assai ridondante. Poi bisogna vedere all’atto pratico se disporrà di quei 70mila voti che gli permetterebbero di superare la soglia di sbarramento del 2,5%.

E tuttavia, per spiegare il fenomeno Mastella bisogna ricorrere alla poetica leopardiana dell’attesa che fa parte della festa; per il sindaco già questa fase preambolare è la festa, tra comparsate su tv nazionali e più o meno ironiche interviste sui quotidiani e se per coloro che gli stanno intorno è questione seria una candidatura o meno per lui è parte di un grande gioco: quello della visibilità e della centralità.

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