“Noi abbiamo alzato dei muri quando era giusto alzarli, con il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi nelle liste: chi doveva uscire è andato in altri partiti, perché l’importante è non far entrare reti che non sono sane in una coalizione”.
Lo ha dichiarato Roberto Fico, candidato alla presidenza della Regione Campania con la coalizione progressista, a margine della presentazione della lista dei candidati del Movimento 5 Stelle per il Consiglio regionale.
“Ci sono poi dei singoli casi – ha spiegato l’ex presidente della Camera – che comunque faranno il loro percorso e che abbiamo accettato perché è prevalso il diritto di potersi candidare. Ma le liste sono sane, pulite, controllate, e chi doveva andare via è andato via. Abbiamo fatto un grande lavoro, con una grande partecipazione di tutte le otto liste”.
Interpellato sulla presenza di Armando Cesaro in una delle liste, Fico ha invitato “a leggere il post che ha fatto Cesaro, rigo per rigo: un post importante e significativo, anche per il percorso che noi stiamo facendo. Attualmente, ha aggiunto, non ha nessun procedimento ed è il segretario di Casa Riformista”.
Dopo la presentazione ufficiale delle liste, avvenuta sabato scorso alle 12, è arrivato un inatteso stop ad Avellino. Secondo quanto trapelato, sarebbe stato superato di circa 40 firme il limite massimo delle sottoscrizioni richieste per la validazione dei candidati: da qui è nato il ricorso annunciato dallo stesso Fico.
“Faremo ricorso, ha confermato. La lista “Fico Presidente” è presentata in tutte e quattro le province, così come tutte le altre liste. È andato tutto perfettamente, c’è solo questa questione di Avellino, ci sarà un ricorso e vedremo”.
