breaking news

Mangiare male e in fretta al lavoro taglia 20% produttività

Mangiare male e in fretta al lavoro taglia 20% produttività

4 Novembre 2016 | by Anna Liguori
Mangiare male e in fretta al lavoro taglia 20% produttività
Senza categoria
0

ROMA – Lavoro e cibo. Connubio perfetto se esisterebbe però una sana e corretta alimentazione in quanto una non corretta, potrebbe provocare una perdita di produttività pari al 20%. E’ il messaggio lanciato oggi dal convegno organizzato dal Dipartimento di scienze bio-agroalimentari e dal Servizio prevenzione e protezione del Cnr, dove è stato fatto il punto sulle regole che i due terzi di italiani, che abitualmente mangiano fuori casa, devono seguire. Una cosa è certa, mai consumare il pasto davanti alla scrivania, che sia un panino o un piatto portato da casa, perché oltre a non avere uno stacco dal lavoro, a livello psicologico non viene memorizzato il fatto di aver mangiato e si è quindi portati a spilluzzicare con più frequenza e ad avere successivamente pasti più abbondanti. Occhio poi alle quantità e ai condimenti dei piatti, cosa che avviene sopratutto nelle regione del Mezzogiorno, sì invece alla varietà degli alimenti, compresi pasta e pane e soprattutto non devono mancare mai frutta e verdura. Cattive abitudini che possono portare all’insorgere di molte malattie, dal diabete alla depressione, costando secondo dati Inail, 97 milioni di giornate lavorative in meno l’anno. Basti pensare poi che una persona obesa è meno produttiva, registrando assenze fino a 1,5 volte in più rispetto ad un normopeso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *