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Santa Croce del Sannio| Domani 5 luglio,incontro con il regista Giuseppe Aquino

Santa Croce del Sannio| Domani 5 luglio,incontro con il regista Giuseppe Aquino

4 Luglio 2018 | by Maresa Calzone
Santa Croce del Sannio| Domani 5 luglio,incontro con il regista Giuseppe Aquino
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Giuseppe Aquino, regista d’autore italiano che vive e lavora a Roma, è atteso con la sua squadra giovedì 5 luglio per incontrare la cultura, la storia, la gastronomia e l’architettura del Sannio e per visitare la sua ricca natura.

L’incontro previsto a Santa Croce Del Sannio,è stato fortemente  voluto dall’attivissimo sindaco Antonio Di Maria,  in seguito ad un’idea di Emilio Pompeo, chef e riferimento culturale della rinascita enogastronomica del Sannio.

Pompeo dona da anni la sua arte alla divulgazione di opere sociali e di formazione in scuole pubbliche nell’ambito della cucina tradizionale. L’idea è stata condivisa da Carla di Fiore, esperta e coltivatrice di questa terra e dei suoi tesori, e da Dino Mastrofrancesco, chef di calibro.

Il regista Giuseppe Aquino visita il territorio incuriosito anche dalla notizia del “Sannio Express”, il treno storico turistico promosso dalla Fondazione delle Ferrovie dello Stato e finanziato dalla Regione Campania. Il tratto, riaperto dopo cent’anni, è diventato percorribile a bordo delle carrozze storiche “Centoporte” e “Corbellini” ed offre un tuffo nel passato alla scoperta di un territorio unico. E’ un progetto concreto per la rinascita del Sannio, organizzato dall’onorevole Costantino Boffa.

Aquino crede che il Sannio Express possa essere perfetto per una scena del film su San Pietro Chanel che ha in lavorazione. Il regista afferma ”tacere e non collaborare alla divulgazione di questo straordinario territorio che ho da poco riscoperto, sarebbe come diventare complice di un silenzio omertoso! Ho accettato con gioia di portare una piccola parte del mio mestiere oggi nel Sannio, per collaborare a questo tavolo di discussione che si terrà in questi giorni. E’ un incontro necessario per fermare la desertificante migrazione dei giovani che potrebbero vivere tranquillamente nel loro territorio con dei mestieri artigianali rivisitati in chiave moderna, tramandando e a loro volta questa immensa cultura.”

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