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Benevento| Franco Nardone assolto, il Pd: soddisfatti per l’epilogo della vicenda

Benevento| Franco Nardone assolto, il Pd: soddisfatti per l’epilogo della vicenda

24 Novembre 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Franco Nardone assolto, il Pd: soddisfatti per l’epilogo della vicenda
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Franco Nardon, l’ex segretario della provinca di Benevento assolto nell’inchiesta che lo vedeva alla sbarra con l’accusa di abuso d’ufficio in riferimento al provevdimento di decadenza da Presidente della Sea di Alfredo Cataudo. Il tribunale di Benevento lo ha assolto perche’ il fatto non sussiste». In fase di indagine, la Procura di Benevento aveva chiesto la condanna ad un anno di carcere. In merito a questo epilogo di questa annosa vicenda giudiziaria il Partito Democratico, attravesro una nota, commenta questo delicato passaggi. Dis eguito il comunicato relativo:

“Pur non avendo mai dubitato della totale correttezza dei provvedimenti assunti e dei fatti prodotti, apprendiamo con molto piacere che il processo penale, per abuso di ufficio, a carico del dott. Franco Nardone, ex segretario della provincia di Benevento e responsabile anticorruzione, riguardante il provvedimento di decadenza di Alfredo Cataudo da Presidente di ASEA si è concluso con una sentenza di assoluzione perché «il fatto non sussiste».

L’odierno verdetto si aggiunge a quello della Cassazione (Sezioni unite civili, n. 1869-20) di circa un anno fa, allorché la Suprema Corte, nel deliberare la nullità dei giudizi incorsi per incompetenza del giudice amministrativo, altresì chiaramente stabiliva: «il carattere vincolato del provvedimento di decadenza emesso in data 19 luglio 2016 dal Segretario generale della Provincia di Benevento, nella qualità di Responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione, figura che in base al D.lgs. n. 39 cit. è centrale per la vigilanza in materia».

Pertanto, non solo il dott. Nardone non ha avuto nessuna responsabilità nella vicenda, ma il provvedimento di decadenza assunto era legittimo e doveroso.

Allo stesso modo e conseguentemente, nessun intrigo o complotto è stato «architettato» tra il segretario Nardone e il Partito Democratico benché, molto arrischiati pubblici censori, presunte educande e qualche tribuno senza popolo, incautamente e strumentalmente, nonché a sproposito, lo avessero «tirato per la giacca».

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