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Seam sotto tiro, il PD: la Regione commissari l’Ato

Seam sotto tiro, il PD: la Regione commissari l’Ato

10 Maggio 2023 | by Enzo Colarusso
Seam sotto tiro, il PD: la Regione commissari l’Ato
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La Corte dei Conti e il suo parere negativo circa la costituzione della Seam, la partecipata scelta dall’Ato rifiuti per organizzare la parte operativa del ciclo integrato dei rifiuti. Una notizia che di certo non ha fatto piacere dalle parti di Via Torrette ma che tuttavia non coglie di sorpresa l’Ato. Eguale giudizio la Corte dei Conti lo aveva espresso per tutti gli ato provinciali ad eccezione di Salerno e allora la cosa, benchè negativa, è stata accolta con serenità. La notizia la si sapeva dal 4 maggio scorso giorno della pubblicazione sul sito dell’Ato, un parere composto da 25 pagine e nel quale sostanzialmente la Corte dei Conti regionale fa sapere che il suo giudizio sulla costituzione della Seam è negativo. In particolare è l’aspetto finanziario quello su cui si accentrano le maggiori perplessità dei giudici contabili. Quei 2mln e mezzo di euro rappresentano “una ottimistica previsione che si scontra con un dato di fatto, costituito dalla incapacità di riscossione degli enti  partecipanti”, così è riportato nel parere stesso. L’Ato nega che si tratti di qualcosa che minacci le decisioni e le scelte seguite sin qui. Il direttore generale Romito proprio ieri a Lab Tv aveva detto che i correttivio verranno apportati ma che la strada intrapresa non subirà interruzioni, in riferimento alla gestione totalmente pubblica della partecipata. Una questione che tuttavia genera polemiche. “Il Ciclo dei Rifiuti nel Sannio è l’esempio plastico del disastro prodotto dal Mastellismo”, tuona la segreteria provinciale del PD, “una gestione del potere volto in via esclusiva alla conservazione di sé nella totale indifferenza delle parti politiche ed in assenza di qualsivoglia programmazione degna di questo nome.” Durissma la requisitoria a firma del segrertario Cacciano che chiama in correità Ato, Provincia e Comune di Benevento e parla di commedia dell’assurdo nella quale la Regione “farebbe opera meritoria esercitando i poteri sostitutivi di cui dispone per commissariare l’inadempiente ATO Rifiuti. 

 

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