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Benevento, Auteri: “In estate gli interlocutori non sono stati quelli giusti, ma pensiamo al campo. A Catania potrei cambiare assetto, ma non cambia la mentalità”

Benevento, Auteri: “In estate gli interlocutori non sono stati quelli giusti, ma pensiamo al campo. A Catania potrei cambiare assetto, ma non cambia la mentalità”

2 Dicembre 2015 | by admin
Benevento, Auteri: “In estate gli interlocutori non sono stati quelli giusti, ma pensiamo al campo. A Catania potrei cambiare assetto, ma non cambia la mentalità”
Sport
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Settimana intensa per il Benevento reduce da tre pareggi consecutivi ma in vista di un match che può essere cruciale per l’imminente futuro del campionato, considerando la classifica corta e le tante squadre in lotta per un piazzamento play-off. Al termine del test amichevole con la formazione Berretti ha parlato il tecnico, Gaetano Auteri, ripartendo dall’ultima gara, quella con il Cosenza, dove la squadra ha palesato i soliti e noti problemi offensivi:

“Se guardate le ultime partite, per esempio Napoli-Inter, due squadre in cui una domina nettamente la gara dal punto di vista del gioco, ma nel fare gol c’è molto equilibrio. Poi ci sono giocatori che capitalizzano e valorizzano il lavoro della squadra. Non siamo deboli in avanti, ma dobbiamo arrivare complessivamente al massimo. Per quello che questa squadra costruisce complessivamente nei 90 minuti è un delitto non vincere. Stiamo parlando di due pareggi, che per un niente sarebbero potuti essere 4 punti in più. Sappiamo che dobbiamo migliorare il rendimento individuale, ma non siamo un avversario facile per nessuno. Rispetto al passato i gol sono diminuiti perché c’è più equilibrio”.

Meccanismi offensivi ancora imbrigliati e poco sciolti: “Spesso non ci muoviamo come ci dovremmo muovere. Quando giochi per vincere devi alzare il baricentro, noi giochiamo per vincere. Avanti abbiamo cambiato tanto perché non sempre il rendimento è stato ottimale. Siccome sono convinto che avanti c’è valore, questo problema svanirà. Oggi abbiamo preso 5 pali anche in allenamento, siamo abbonati con i legni anche in partita. Se qualche palo di quelli in gara fosse entrato, staremmo parlando di una squadra con qualche punto in più. Da soli lottiamo contro una forma di depressione acuta. Speriamo di farla passare”.

Auteri individuato come il giusto garante del progetto, la mossa per dar fiducia sulle ambizioni, ma d’altro canto accentratore di pressioni, meriti e, soprattutto demeriti. Il tecnico si scrolla di questa etichetta di dosso, spiazzando con un’uscita che lascia poco spazio all’interpretazione: “Sono arrivato a Benevento per una sfida personale. Magari all’inizio gli interlocutori non sono stati quelli giusti ed i primi passi non sono stati quelli giusti. All’inizio non ci siamo seduti tutti a tavolino per un progetto tecnico-tattico. Ora, però, il nostro progetto è quello sul campo. La gente vuol vedere una squadra che gioca, al di là di aspetti che sono paralleli ma estranei dal campo”.

Foggia secondo in classifica, la squadra che il tecnico siciliano ha individuato da inizio campionato come la favorita: “Il Foggia deraglia gli avversari, gioca in casa e fuori. Hanno gioco e mentalità. Noi siamo competitivi, il Foggia è stracompetitivo. Ne parleremo alla fine”.

Sugli infortunati: “Troiani è tornato a Verona per curare un vecchio problema. Bianco ha avuto un problema fisico. Mazzarani si è allenato a parte”.

Lucioni squalificato, verso Catania: “C’è Padella, poi Bonifazi è un giocatore importante e sta crescendo molto. Vedremo chi sarà più adatto. Giocando uno dei due potrebbe anche variare l’assetto in campo. Sono sempre dei numeri, ma l’atteggiamento resta intatto. Giorno per giorno i giocatori capiscono chi scenderà in campo”. Auteri dà poche indicazioni sulla formazione, preferisce non dare indicazioni agli avversari.

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