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Casertana, Corvino si tira fuori dalla corsa: “Non abbiamo la mentalità di Foggia e Benevento”

Casertana, Corvino si tira fuori dalla corsa: “Non abbiamo la mentalità di Foggia e Benevento”

15 Febbraio 2016 | by admin
Casertana, Corvino si tira fuori dalla corsa: “Non abbiamo la mentalità di Foggia e Benevento”
Sport
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pasquale corvino

3 partite senza vincere ed un primato che settimana dopo settimana scivola via. I rossoblu hanno lasciato il campo tra i fischi del “Pinto” al termine del derby contro la Juve Stabia.

Inizio in sordina e primi 4 mesi dove la Casertana provava a nascondersi dietro ad un dito: “Pensiamo a salvarci”. Poi la squadra ha provato a metter la testa fuori e si è iniziato a parlare di lotta per il campionato. Una campagna acquisti imponente, appunto rivoluzionaria, che rischia di rompere gli equilibri che si erano creati e quell’armonia quasi magica che trascinava sull’onda di entusiasmo e risultati. Ancora silenzio stampa, a parlare dopo il derby è stato il massimo dirigente del club, Pasquale Corvino. Le sue parole riprese da sportcasertano, valgono quasi una resa:

“Dobbiamo prendere atto che questo risultato ridimensiona molto le nostre ambizioni. Siamo contenti del posto che abbiamo in classifica anche perché eravamo partiti con ben altri obiettivi. Abbiamo giocato soltanto dieci minuti ed è inammissibile una cosa del genere”.

Il problema è di tipo mentale, tutto qui. Se hai una mentalità vincente dopo aver incassato il gol del pareggio riparti e vinci. Invece ci perdiamo nel momento decisivo. Abbiamo buoni calciatori, ma manca quella mentalità vincente come Foggia e Benevento che hanno recuperato rispettivamente dieci e dodici punti. Fanno un gioco lineare per l’intero incontro, noi ci perdiamo ed evidentemente non siamo ancora pronti per essere vincenti. Siamo da vertice, ringraziamento allenatore e calciatori, ma non siamo un’ottima squadra”. Nessun allusione però a mister Romaniello che non si tocca: “Non dobbiamo dare sempre la colpa a qualcuno. Sapevamo che mister Romaniello era giovane e preparato. Il problema non è di natura tecnica, non fa lo psicologo e non è lui che va in campo. Sono amareggiato perché mi dispiace per la gente, per le persone che ci sostengono e anche per la squadra a cui però manca qualcosa caratterialmente. Adesso dobbiamo continuare a lottare e sperare di raggiungere almeno i playoff”.

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