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Benevento, Auteri: “Non guardiamo le altre. Abbiamo ancora margini di miglioramento. Matera e il mio passato? Non conta, sapete perché son andato via”

Benevento, Auteri: “Non guardiamo le altre. Abbiamo ancora margini di miglioramento. Matera e il mio passato? Non conta, sapete perché son andato via”

24 Febbraio 2016 | by admin
Benevento, Auteri: “Non guardiamo le altre. Abbiamo ancora margini di miglioramento. Matera e il mio passato? Non conta, sapete perché son andato via”
Sport
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Inizio di 2016 da incorniciare, momento magico per la Strega e primato conquistato e consolidato in una settimana. L’allenatore del Benevento non vuol sentir parlare di fuga e la linea della sua squadra rimane sempre quella di focalizzare il lavoro sull’obiettivo imminente, il prossimo impegno in campionato, consapevole comunque di aver compiuto una grande scalata nelle ultime settimane.

Questo pomeriggio allenamento a porte aperte questo pomeriggio, focalizzato sulle azioni di gioco con la seduta che si è conclusa con la classica partitella in famiglia a campo ridotto. Non ha lavorato con il gruppo Karamoko Cissè, mentre Fabio Mazzeo non ha svolto la partitella con il gruppo: “Cissè sta seguendo un programma personalizzato, mentre Mazzeo ha preso una botta al polpaccio e si è fermato a scopo precauzionale – ha dichiarato in conferenza il tecnico, Gaetano Auteri –  Oggi il gruppo era un po’ stanco, ma è normale perché abbiamo lavorato tanto e ci sta, inoltre bisogna anche considerare i primi caldi. Abbiamo fatto un buon lavoro. La presenza di Pallotta all’allenamento? Non abbiamo parlato, ma non può far che piacere”.

Verso la partita col Matera: “Columella è riuscito a ricreare un progetto importante dopo la stagione scorsa. Una squadra che è in grande crescita. Forse, è un po’ tardi per centrare un posto nei play off, ma torna a suo merito aver ricreato un progetto importante nonostante le difficoltà, come quelle delle strutture. Sul piano personale questa partita non significa nulla, siamo dei professionisti. Si è chiuso un rapporto che riguardava le strutture specialmente. Il campo di allenamento è un sintetico ed è difficile essere competitivi in Lega Pro senza avere delle strutture importanti. Sarei andato via anche se non fosse arrivato il Benevento. Con quella squadra, però, avrei detto: “io vinco”. Questo perché partivamo da un anno di lavoro, ma se ci fossero state altre premesse ovviamente. Ci interessa poco, guardiamo a noi. Sarà un avversario tosto, ma anche loro sanno di avere un avversario degno. Come sempre bisogna concentrarsi soltanto sulla partita, senza andare oltre”.

Il momento della squadra: “Difficile valutare un solo reparto, perché c’è al squadra. Serve a poco anche valutare le prestazioni individuali. Stiamo facendo bene, è chiaro, ma questo avveniva anche prima. Per me non sono una sorpresa i miei giocatori, anzi hanno tutti margini di miglioramento. Ci sono giocatori che hanno giocato meno che però sono importantissimi. COn più o meno minutaggio abbiamo giocatori che possono cambiare le partite. Ne voglio avere di questi “problemi”, è un ottimo gruppo con professionisti e uomini. Il mio Benevento rispetto alle mie altre squadre? Non è vero che le mie squadre subivano tanto, a volte le mie squadra incappavano in partite strane, come quella di Melfi quest’anno. Ma non mi piace prendere gol”.

Corsa per il primato, chi fa più paura? “Risponderei come il tifoso passionale, io invece non voglio raccontare cose che non sono vere. In questo momento siamo avanti a tutti e non abbiamo voglia di farci scavalcare. Dobbiamo imparare a valutare le nostre partite, perché non è il momento di pensare oltre e non serve neanche, perché sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Conta solo il campo, rispetto tutti, ma non siamo un avversario addomesticabile e nella contesa metteremo tutto”.

Finestra sul pubblico: “Dobbiamo dare una dimensione diversa nelle prossime partite. Il pubblico è importante”.

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