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Benevento, Baroni: “Non ci fermiamo, abbiamo imparato la lezione. Non chiedo nulla ai tifosi, siamo noi a doverli accendere”

Benevento, Baroni: “Non ci fermiamo, abbiamo imparato la lezione. Non chiedo nulla ai tifosi, siamo noi a doverli accendere”

10 Novembre 2016 | by admin
Benevento, Baroni: “Non ci fermiamo, abbiamo imparato la lezione. Non chiedo nulla ai tifosi, siamo noi a doverli accendere”
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Gettato il periodo opaco alle spalle e ritrovato il successo anche in trasferta viaggia a gonfie vele la preparazione del Benevento con all’orizzonte il doppio impegno interno. Il tecnico giallorosso aveva chiesto ai suoi di ritrovare lo spirito di inizio stagione e anche a Terni la risposta della squadra è stata quella di un mix tra la qualità del primo tempo e la capacità di soffrire nella ripresa. Benevento che è rientrato dalla trasferta umbra con qualche ritrovata certezza, ma anche con la consapevolezza di avere margini di miglioramento per mettere in cassaforte alcuni risultati, evitando magari il vistoso calo del finale. Al termine della seduta di allenamento di questo pomeriggio ha parlato l’allenatore Marco Baroni, certamente soddisfatto degli ultimi due risultati:

“La squadra a Terni ha fatto un tempo straordinario. – ha dichiarato il tecnico giallorosso – Qualitativamente e a livello di atteggiamento hanno messo in grande difficoltà l’avversario. Dovevamo, però, mettere dentro qualche gol in più, perché poi è normale che quando una squadra è in svantaggio in casa poi puoi soffrire. Abbiamo concesso qualche cross di troppo e questo ci dà ancora la prova che la squadra deve restare alta e con la voglia di attaccare, perché poi le difficoltà possono venir fuori e potresti rischiare in una gara dove il risultato non doveva essere in discussione. Calo mentale o fisico? Chiedo ai miei giocatori una grandissima attenzione nelle due fasi ed è chiaro che questo porta a spendere tante energie. Avevano anche qualche giocatore che non aveva i 90 minuti, ma questo è insito nelle difficoltà della gara. Io parto sempre dall’atteggiamento, non siamo una squadra costruita per agire in difesa, anche se poi abbiamo gestito abbastanza bene, a parte un paio di situazioni che erano più figli della confusione, piuttosto che di errori.

Questo è un campionato molto difficile, la gestione dei momenti negativi è l’aspetto più difficile e che mette alla prova una squadra. Siamo stati razionali e coerenti nel seguire la strada tracciata, correggendo degli errori. Ma errori ci sono anche in queste due vittorie. La squadra ha dimostrato che c’è spessore.

Voglio perdere solo quando l’avversario è superiore, ma in generale non voglio perdere. La partita di Chiavari ci fa male, ma dobbiamo pensare che questo è un campionato dove vincere non è facile, però giocare con la mentalità di vincere è fondamentale. Sono le vittorie che fanno fare il salto di qualità”.

Baroni non vuol sentir parlare di appagamento: “Abbiamo già pagato ed imparato la lezione. Guardiamo avanti e dobbiamo andare forte”.

Domenica al “Vigorito” sarà sfida da neo promosse, ma anche delle due rivelazioni del torneo. Due squadre che arrivano dalla Lega Pro ma che in questo primo scorcio di campionato navigano nelle zone nobili della graduatoria: “Una partita difficile, ma non vedo l’ora di entrare in campo. – commenta l’allenatore toscano – Giochiamo con una squadra come noi, ma che ha cambiato meno di noi. Ci sono tutte le componenti per un grande confronto e a noi piacciono questi confronti. Dovremo essere attenti, ma dipende anche da noi. Abbiamo tutte le carte per creare dei problemi, non dobbiamo aspettare che ce li portino loro, consapevoli che è un avversario arcigno”

Il tecnico adesso può contare anche su alcune alternative, con qualche certezza in più anche dalla panchina, come quelle di Gyamfi e Pezzi. Con il Cittadella rientrerà anche Cissè, ma dovrà fare ancora a meno di Lopez: “In questo momento ho dei giocatori che è doloroso lasciar fuori. – ha proseguito Baroni – Ma quando c’è questo sono contento, perché vuol dire che la squadra è viva. Quelli che giocano meno, poi, possono diventare fondamentali. Faccio un nome su tutti come quello di Puscas, che ha una voglia matta di andare in campo. Pajac e Jakimovski stanno crescendo, ma dobbiamo essere tutti sul pezzo. I temporali sono sempre dietro le spalle. Pezzi e Gori? Sembra retorica dire che sono dei titolari, ma è così. Abbiamo bisogno di questo, da leader stanno conquistano la fiducia che meritano. Non mi sorprende la loro prestazione di Terni, sapevo che volevano far bene”.

Il tecnico parla anche della tifoseria, le prestazioni sono per loro: “Al pubblico non chiedo nulla, mi ha già sorpreso. Siamo noi a dover dar loro la scintilla per accendere gli animi. Anche a Terni, nonostante la distanza ed il giorno feriale c’è stato tanto seguito. In un calcio dove tutto passa velocemente, a me piacciono i valori di un calcio vecchio e questo calore dobbiamo sempre averlo dentro”.

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