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Benevento, Cannavaro: “Serve continuità. Prossime due gare insidiose, ho detto ai ragazzi di aspettare a fare i regali”

Benevento, Cannavaro: “Serve continuità. Prossime due gare insidiose, ho detto ai ragazzi di aspettare a fare i regali”

17 Dicembre 2022 | by Domenico Passaro
Benevento, Cannavaro: “Serve continuità. Prossime due gare insidiose, ho detto ai ragazzi di aspettare a fare i regali”
Benevento Calcio
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Dopo aver ritrovato il successo al “Vigorito”, il Benevento riveste i panni formato trasferta per Modena. Una sfida tra due squadre spalla a spalla in classifica, con Fabio Cannavaro che si ritroverà a dover affrontare una nuova emergenza. Ne ha parlato alla vigilia il tecnico giallorosso: “Dobbiamo migliorare tanto. – ha detto – I ragazzi hanno iniziato a capire quello che ci interessa“.

Margini di miglioramento: “Deve migliorare tanto, soprattutto rispetto alla gara col Cittadella. Dobbiamo capire che nelle difficoltà dobbiamo essere più veloci a trovare la soluzione in campo. Ci alleniamo non solo in un modo, col Citta non mi è piaciuto che siamo stati statici e schematici. I risultati ti danno tranquillità per lavorare bene, ma dobbiamo ricordarci che sarà un’emergenza continua. Oggi 16 più i ragazzi, con quelli fuori potremmo fare diverse scelte. Se guardo dietro, abbiamo perso tanti punti, ora ci sono due partite in un periodo un po’ particolare, ho detto ai ragazzi di aspettare a fare i regali. Domani sarà una bella partita contro una squadra che ti fa giocare, ma che appena sbagli una scelta ti può far male. Nell’ultimo periodo abbiamo fatto soprattutto gestione per necessità, abbiamo lavorato su tutto ma su percentuali basse”.

Sulle possibili scelte: “Possiamo giocare in modi diversi. E’ certo che dobbiamo cercare di iniziare ad avere delle certezze. Le scelte vanno fatte e i ragazzi ti devono mettere in difficoltà. I ragazzi hanno iniziato a capire quello che ci interessa. Domani è una partita difficile, loro danno sensazione che incassano gol, ma ne fanno anche tanti. Tutte le partite necessitano di alta attenzione, dobbiamo essere costanti. Ognuno a casa propria mi esce un puzzle storto, al di là di chi va in campo, noi dobbiamo essere equilibrati e avere un centrocampo equilibrato. L’occupazione del campo deve essere di una squadra. Come tutti i sistemi di gioco, hai pro e contro. Che sia albero di natale, due o tre punte. E’ un problema che avranno anche loro che giocano più o meno così. Ci siamo allenati per delle cose che ci dovrebbero servire in partita. Ho 7 centrocampisti e due attaccanti e mezzo, poi mi regolo in base alla partita da fare. Domani mattina mi metto e disegno magari questo albero di natale (sorride ndr) e vediamo se mettere le luci o altro”.

Su Paleari: “E’ in ripresa, oggi si è allenato. Valutiamo domani mattina”.

L’assenza di Farias: “Abbiamo lavorato tanto per recuperarlo, ha grandi qualità. Kubica ha delle caratteristiche importanti e ci può stare in quel ruolo, la partita dura 90 minuti. Magari inizi in un modo e poi cambi, a me interessa che come concetto i ragazzi stanno dando grande disponibilità. Acampora ha le caratteristiche per avanzare, o può giocare anche Simy. Questa è una squadra che ci permette di cambiare. Quello che dobbiamo capire è che al di là del sistema è la testa che serve in questo campionato. Kubica ha tanti gol nelle corde, è giovane e ci sono lati positivi e negativi ed ancora non ha preso i ritmi del calcio italiano. Dobbiamo velocizzarlo di pensiero e gambe”.

Su Capellini: “E’ un ragazzo che gli piace ascoltare e sta facendo un programma di potenziamento muscolare che è importante. Il lavoro è un lavoro che permette di crescere, poi dipende dal ragazzo”.

Sull’attacco: “Simy è nella condizione di un calciatore che non gioca da tanto, si allena bene, ma va comunque gestito. Forte è un attaccante, ha fatto gol col Parma, poi ci è rimasto male per il rigore. A volte si da la colpa a chi sbaglia il rigore, ma riguardandolo il portiere ha fatto una grande parata. Se si difende male non posso solo colpevolizzare i difensori e lo stesso vale in attacco, dobbiamo essere più bravi nell’ultimo passaggio e nell’essere più cattivi negli ultimi 20 metri. Quando sono arrivato le partitelle finivano 0-0, oggi la situazione è diversa e anche in partitella si vede qualcosa di diverso. Il gol lo abbiamo quasi sempre trovato, ci manca lo step di trovarne qualcuno in più per una partita più serena. Meglio un passaggio in più avanti che dietro, è importante un buon palleggio dal basso ma poi dobbiamo arrivare sopra a volte con il fraseggio, a volte anche con una palla lunga”.

Sui singoli: “Veselj si sta allenando con continuità, mi ha confermato che ha 60 minuti. Ciano ho deciso di portarlo a Modena, anche se dovrebbe rientrare prossima settimana. La Gumina è tornato con il gruppo, non so quanti minuti ha nelle gambe e se rischiarlo. Leverbe è ancora un passino indietro e spero di recuperarlo per la prossima”.

Su Masciangelo: “Parlo con lui come con tutti. Nella stagione c’è bisogno di tutti, è un ragazzo serio e che lavora tanto. Non è detto che domani non cambi, a me quello che interessa è la settimana. In base a quello che vedo in allenamento, poi scelgo. Ci sono dei periodi, poi magari c’è qualche giocatore su cui hai qualche occhio di riguardo. L’età non mi interessa, se sei più bravo, giochi”.

L’umore attuale: “E’ importante, ma non dobbiamo essere superficiale. Io guardo dietro e devi cercare di non essere superficiale”.

Sul Modena: “Dobbiamo scendere allo stesso livello, perché quando arrivi da un risultato negativo dai qualcosa in più e noi dovremo metterci attenzione. Questa è una società abituata a stare in alto, ma ora dobbiamo pensare in modo diverso. Dobbiamo fare punti, il concetto che il campionato è lungo non mi piace. Pensiamo a domani”.

Sulla visita di Vigorito in settimana: “Quando viene fa piacere. Quando ci parli puoi imparare tanto, io preferisco che venga e vede che facciamo e vederlo per i giocatori alza anche l’attenzione. Certo, meglio che venga quando è felice”.

Un pensiero sulla scomparsa di Mihajlovic: “Abbiamo perso un guerriero. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, una persona fantastica, compagno ideale e l’ho apprezzato da compagno e da allenatore. E’ una grande perdita per il calcio italiano, uno straniero ma è sempre stato qui. L’affetto dimostrato fa capire che persona è”.

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