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Avellino, stasera l’Empoli: la probabile formazione

Avellino, stasera l’Empoli: la probabile formazione

27 Febbraio 2018 | by Alberto Tranfa
Avellino, stasera l’Empoli: la probabile formazione
Avellino Calcio
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Sfidare le temperature gelide e la capolista del campionato. E’ un doppio impegno quello che spetta all’Avellino stasera al “Castellani”, dove i lupi scenderanno in campo per la ventottesima giornata del campionato di Serie B. Burian ghiaccia i campi, ma lo show deve continuare e allora l’Avellino fa visita all’Empoli di Andreazzoli per tentare lo scacco matto all’attuale regina.  Un obiettivo, quello di uscire indenni dall’impianto toscano, già riuscito tre volte in sei incontri. Una tradizione che la squadra di Novellino vuole continuare, soprattutto dopo il successo di sabato scorso contro il Novara. E rispetto alla gara contro i piemontesi il tecnico di Montemarano apporterà delle modifiche all’undici iniziale. Non cambia il modulo: ancora 4-4-1-1 che, senza dubbio, ha offerto maggiori garanzie e solidità rispetto al 3-5-2. Davanti a Lezzerini, una novità al centro e una sua fascia. Se Ngawa sulla destra è intoccabile, sulla sinistra Marchizza sostituirà Rizzato, apparso affaticato e spento sabato scorso. Al centro la certezza è Morero, al suo fianco di nuovo ballottaggio tra Migliorini e Kresic, con quest’ultimo in leggero vantaggio. Doppio cambio anche a centrocampo: Molina a destra tirerà il fiato con Laverone pronto a sostituirlo. Confermato sulla fascia opposta Bidaoui mentre al centro De Risio farà coppia con D’Angelo. Capitolo attaccanti : nonostante il periodo di forma Asencio andrà inizialmente in panchina e il suo posto verrà preso da Ardemagni completamente recuperato dopo l’attacco influenzale. Rebus trequartista: Novellino non vorrebbe rinunciare al match-winner di sabato Davide Gavazzi, ma l’ex Sampdoria andrà gestito e non spremuto per evitare ricadute. Cabezas è il candidato numero uno per prendere il suo posto, ma attenzione al figlio d’arte Wilmots le cui quotazioni sono in crescita. Una formazione sperimentale e imprevedibile: quello che serve per battere il freddo e la capolista.

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