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Benevento, De Zerbi: “Due rondini non fanno primavera, ma i sogni possono portare lontano”

Benevento, De Zerbi: “Due rondini non fanno primavera, ma i sogni possono portare lontano”

6 Gennaio 2018 | by Domenico Passaro
Benevento, De Zerbi: “Due rondini non fanno primavera, ma i sogni possono portare lontano”
Benevento Calcio
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Alla sosta con una nuova onda emotiva. Il 2018 del Benevento comincia così come era terminato il vecchio anno con il secondo successo consecutivo che in una giornata favorevole “accorcia” rispetto alle altre in lotta. Otto punti sono ancora tanti, ma i giallorossi non si lasciano tagliar le gambe dal gol in extremis di prima frazione, la ribaltano e conquistano una vittoria meritata contro un avversario di spessore, ancora una volta con Coda mattatore di giornata.

Soddisfatto il tecnico, Roberto De Zerbi, così in sala stampa nel post gara: “Abbiamo fatto bene i primi 25 minuti senza creare grandi pericoli, ma con coraggio. – ha detto – Abbiamo concesso l’ultimo tratto di primi tempo perché sono una squadra molto brava a palleggiare, ma parte il gol non abbiamo subito nulla. Nella ripresa abbiamo tenuto noi la palla di più e quel famoso braccio di ferro sul possesso palla l’abbiamo vinto noi. Abbiamo fatto la gara, mettendo anche qualche conclusione in porta. L’ultimo gol brucia a livello statistico, la partita era finita. Se vado a guardare le occasioni subite, oltre ai due gol non hanno mai tirato in porta e per noi che eravamo molto fragili negli ultimi metri è un risultato importante. Il primo gol non è arrivato su una distrazione, il secondo sì, ma nell’arco della gara sono soddisfatto della fase difensiva, abbiamo sofferto quasi nulla contro una squadra che gioca a calcio. La qualità del gioco è stata superiore ed è un aspetto di cui abbiamo parlato in settimana. Fare una partita del genere contro la Samp vuol dire che i giocatori hanno anche delle qualità.

Il punto è trovare l’equilibrio tra la consapevolezza e la voglia di affrontare le gare col sangue agli occhi. Se troviamo queste cose, non so se a Bologna faremo punti ma di certo faremo una grande partita. Quando perdi sei simpatico a tutti, poi se vinci stanno lì ad aspettarti. Dobbiamo tenerla sempre impressa quando giriamo per l’Italia con il simbolo del Benevento.

Una rondine non fa primavera, ma neanche due. Siamo ancora a -8. Al di là della classifica penso che se si sognasse un po’ di più si potrebbero ampliare le ambizioni. Non è un male sognare, a patto che si mantenga il contatto con la realtà. Il pubblico è stato trascinato dal campo ed il risultato è frutto dello spirito”.

Sulle scelte in attacco: “Coda è più sensibile al gol rispetto a Puscas. L’altro ha qualità da potersi permettere di fare anche quel ruolo, mi è dispiaciuto di qualche fischio che non meritava. Ha dato disponibilità a giocare in un ruolo non suo. Billong ha fatto bene, è un ragazzo forte e voglioso. Ha fame, pensate che al primo allenamento aveva già imparato qualche parola calcistica utile per giocare. Faccio i complimenti a chi l’ha scelto in società”. 

Sul mercato: “Di Chiara è stato fuori per un attacco influenzale. Cambiare idea credo che sia segno d’intelligenza, stravolgere di incoerenza. Bisogna essere in una via di mezzo, non possiamo far finra di non vedere che tanti giocatori stanno cambiando. Ci confronteremo con il presidente e vedremo cosa fare. Se Coda è questo, posso dire di aver sbagliato prima nel non aver tirato fuori quel qualcosa in più, ma può darsi che gli sto tirando adesso fuori questo per quello fatto prima. Se si gioca col sangue agli occhi, per me non ci sono titolari o riserve”. 

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