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Avellino| Libera: giovani in prima linea per la legalità

Avellino| Libera: giovani in prima linea per la legalità

27 Gennaio 2017 | by Marco Grasso
Avellino| Libera: giovani in prima linea per la legalità
Attualità
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Morti bianche e bullismo al centro della giornata di chiusura della terza edizione della scuola di legalità organizzata da Libera. Alla Camera di Commercio di Avellino il capo della Procura Rosario Cantelmo esorta i giovani a non avere dubbi sulla strada da seguire. “Non c’è alternativa alla legalità”, precisa. “Un morto ammazzato vale come un operaio che cade da un’impalcatura. Serve meno omertà, ci vuole più coraggio. Anche tra i lavoratori, oltre che tra i datori di lavori”. Cantelmo legge anche una lettera di una ragazza al centro di episodi di bullismo. “Bisogna stare attenti a non sottovalutare certi fenomeni”, precisa. Il referente provinciale Francesco Iandolo esalta la sfida del maglificio di Quindici nato da un bene confiscato alle mafie e i progetti messi in campo dai giovani partecipanti alla scuola per la gestione del Mercatone e dell’ex Eliseo nel segno della cultura. “Nel corso dei nostri incontri i ragazzi si sono misurati con la gestione di due strutture simbolo della nostra città, di cui si discute da troppo. Sono emerse idee straordinarie, che ora metteremo a disposizione della collettività e delle istituzioni”. Davide Pati, vicepresidente nazionale di Libera, chiama in causa le istituzioni e chiede uno sforzo in più a sostegno di chi lotta tutti i giorni per la diffusione della cultura della legalità. “Il maglificio di Quindici è la conferma che, lavorando insieme per obiettivi condivisi, si possono raggiungere risultati straordinari”.

 

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