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Taburno-Camposauro: Documentata per la prima volta la presenza stabile di un branco di lupi

Taburno-Camposauro: Documentata per la prima volta la presenza stabile di un branco di lupi

4 Gennaio 2021 | by Maresa Calzone
Taburno-Camposauro: Documentata per la prima volta la presenza stabile di un branco di lupi
Attualità
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Il massiccio del Taburno Camposauro, in provincia di Benevento, costituisce un complesso di media montagna protetto da un parco regionale, circondato da aree coltivate e abitati che lo separano fisicamente dai massicci appenninici del Matese a nord e del Partenio a sud. Nell’area del Parco Regionale del Taburno Camposauro la presenza del lupo è sempre stata considerata sporadica. Lo studio di fototrappolaggio che stanno conducendo gli zoologi Manlio Marcelli e Romina Fusillo di Lutria sas nell’ambito del progetto Sve(g)liamo la Dormiente porta nuove rilevanti informazioni sulla situazione del predatore nell’area sannita.
Nel periodo luglio-dicembre 2020 infatti il lupo è stato rilevato in tre siti nella porzione settentrionale del massiccio. In particolare, un video documenta per la prima volta la presenza di un branco stabile nel Taburno-Camposauro. Il video mostra una coppia di adulti accompagnati da due giovani dell’anno. I dati hanno rilevanza in considerazione del monitoraggio nazionale del lupo avviato da ISPRA su mandato del Ministero dell’Ambiente. Le nuove informazioni acquisite aggiungono un tassello significativo alla conoscenza della distribuzione del lupo e possono contribuire a migliorare la stima del numero di esemplari presenti in Appennino meridionale.
“La presenza di un branco stabile di lupi – spiegano Manlio Marcelli e Romina Fusillo – suggerisce la buona salute degli ecosistemi del Parco Regionale del Taburno-Camposauro, ma richiede opportuni interventi di tutela, gestione e comunicazione”.
Sve(g)liamo la Dormiente è il progetto per la conservazione della biodiversità dell’area del massiccio del Taburno Camposauro avviato nella primavera del 2019, sostenuto da Fondazione con il Sud e promosso dall’Associazione WWF Sannio (soggetto responsabile) in partenariato con Ente Parco Regionale del Taburno – Camposauro (organismo di gestione dell’area protetta in cui si svolgerà il progetto, come richiesto dal bando), Achab Med Srl, ASOIM onlus, associazione “Terra e Radici”, associazione “Giardino Oltremodo Botanico onlus”, associazione “Gramigna organizzazione di volontariato”, associazione “Lutria snc Wildlife Research and Consulting”, Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Agraria. Il progetto, della durata di tre anni, interesserà l’area del massiccio del Taburno-Camposauro e ben 15 Comuni della Provincia di Benevento (i 14 del Parco regionale più il capoluogo). Attraverso 18 diverse azioni l’area del parco sarà interessata ad azioni di conservazione della  biodiversità e la comunità sarà coinvolta dai partner del progetto in percorsi di educazione ambientale, di formazione, in giornate a tema ed eventi di promozione ed animazione territoriale. L’obiettivo è quello di far conoscere il valore del capitale naturale del Parco e stimolare una presa di coscienza generale al fine di favorire comportamenti virtuosi, da parte di cittadini ed istituzioni, e la partecipazione della comunità ai processi di tutela della biodiversità e per una gestione eco-compatibile delle risorse naturali.
Tra le attività previste dal progetto la creazione di 6 aiuole didattiche con essenze autoctone; la realizzazione di un “Atlante della flora e della fauna del Parco”; il posizionamento di bat-box e cassette-nido per i chirotteri e gli uccelli del parco; interventi per il miglioramento degli habitat naturali (ad esempio la Faggeta appenninica con Taxus e Ilex); il monitoraggio di mammiferi ed uccelli; la mappatura ed il recupero dei sentieri con l’organizzazione di eventi per svelare aspetti ambientali, storici e del gusto;  la realizzazione di stagni per anfibi e rettili; la promozione di un Contratto di falda per la tutela e la regolamentazione dello sfruttamento del bacino idrico del massiccio.

Comuni del progetto
Benevento; Bonea; Bucciano; Cautano; Foglianise; Frasso Telesino; Melizzano; Moiano; Montesarchio; Paupisi; Sant’Agata de’ Goti; Solopaca; Tocco Caudio; Torrecuso; Vitulano.

 

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