“A San Martino ogni mosto diventa vino” recità così l’antico detto popolare che dà il via a squisite degustazioni di prodotti della tradizione e soprattutto apre le cantine per l’assaggio del vino nuovo. Un rituale contadino che è diventato consuetudine in molte località per attrazione turistica, promuovendo i prodotti locali e le eccellenze del territorio, di cui Sannio e Irpinia sono ricchi.Anche quest’anno, contro ogni pronostico visto il cattivo tempo che imperversava in tutta Italia, l’estate di San Martino non si è fatta attendere.
La pioggia ha lasciato spazio ad una tiepida giornata di sole come vuole la leggenda e a questo punto anche la scienza. Infatti se la leggenda racconta del santo generoso che donò il mantello al povero e da quel momento smise di piovere, la scienza spiega che effettivamente a metà novembre, per effetto dell’espansione dell’anticiclone dalla Spagna verso tutto il Mediterraneo, si verifica l’alta pressione, quindi temperature più miti e bel tempo.
Ritornano anche gli eventi dopo lo stop legato alla pandemia, quest’anno in molte località sannite e irpine sarà possibile visitare cantine e assaggiare i prodotti della tradizione, dai piatti tipici come quelli a base di carne e peperoni, caldarroste, la pizza con le alici, e ovviamente il vino novello.Sarà un fine settimana all’insegna del gusto e della tradizione in diversi comuni, come Castelvenere e Solopaca, aree particolarmente vitate nel Sannio e a Pietradefusi, in Irpinia, tra Falanghina e Aglianico, basta solo scegliere che vino novello assaggiare.
