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Dall’alluvione del 2015 al boicottaggio, sul pastificio Rummo si scatena l’effetto gregge

Dall’alluvione del 2015 al boicottaggio, sul pastificio Rummo si scatena l’effetto gregge

23 Gennaio 2024 | by Maresa Calzone
Dall’alluvione del 2015 al boicottaggio, sul pastificio Rummo si scatena l’effetto gregge
Attualità
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Dal fango dell’alluvione del 2015 che devastò gli stabilimenti, al fango mediatico gettato sui Social, il pastificio Rummo di Benevento subissato da un’onda anomala di critiche originate dalla visita del vice premier Salvini ai laboratori di Ponte Valentino. Se nel post alluvione l’azienda Rummo venne adottata dalla nazione intera con una campagna social per risollevare le sorti in cui era finita a causa del nubifragio, da domenica il vento è cambiato, ed è partito su ogni fronte un battage pubblicitario negativo al comando dell’hashtag #boicottarummo.

La lettera scarlatta di cui è stato marchiato Cosimo Rummo scaturisce dai malumori degli italiani che contestano all’imprenditore di aver ospitato un ministro che “è contro il Sud”. La polemica si è inasprita anche a causa di un video che lo stesso Salvini ha postato sui social dove promuove la pasta Rummo e ne decanta le qualità. Da qui la manovra di boicottaggio per ostacolare le vendite del brand sannita.

Cosimo Rummo sceglie di non parlare alla telecamere, lo fa dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno dove dice di non capire che senso abbia questa diffamazione gratuita. “Io non chiedo la tessera di partito a nessuno quando entra in casa mia, dice Rummo- siamo la dimostrazione che il meridione è efficiente e capace- afferma l’imprenditore per rispondere a chi lo accusa di aver fatto entrare nello stabilimento un Ministro che sarebbe contro il Sud.

La vicenda è stata ripresa dal mondo politico locale e nazionale, il sindaco Mastella (leggi qui) il senatore Matera (leggi qui)  e tanti altri, hanno ammonito ogni gesto che vada contro una azienda del territorio che produce e che è fatta da tanti uomini e donne che lavorano.

Un colpo basso questo che ha preso di mira una realtà imprenditoriale del Sud conosciuta in tutto il mondo. Sulle pagine social intanto l’hashtag #boicottarummo produce effetti negativi, c’è chi afferma di non comprare più la pasta, chi dice di cambiare marca.

E’ l’effetto “Gregge” che anima chi si nutre solo di parole e pensieri imbeccatti da altri. E mentre sul web scorrono vignette anche esilaranti come quella del ponte sullo stretto fatto di pasta, anche Fiorello dal suo programma mattutino di Rai due si fa serio e oltre alle battute non risparmia un duro ammonimento a chi, in queste ore sta architettando il boicottaggio all’azienda beneventana.

Cosimo Rummo si dice “dispiaciuto e meravigliato per il livello di democrazia e educazione che c’è in Italia”, ma comunque non sembra preoccuparsi per gli effetti della campagna: “Le persone sane capiscono benissimo e continuano a comprare la nostra pasta”.

 

 

 

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