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L’Associazione Nazionale Bersaglieri e San Leucio del Sannio e Arpaise, hanno ricordato i Bersaglieri Domenico Boscia e Natale Furno

L’Associazione Nazionale Bersaglieri e San Leucio del Sannio e Arpaise, hanno ricordato i Bersaglieri Domenico Boscia e Natale Furno

21 Aprile 2024 | by Redazione Bn
L’Associazione Nazionale Bersaglieri e San Leucio del Sannio e Arpaise, hanno ricordato i Bersaglieri Domenico Boscia e Natale Furno
Attualità
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Domenica 21 Aprile presso la Parrocchia San Leucio Vescovo in San Leucio del Sannio (Bn), la locale sezione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, in occasione dell’avvicinarsi dell’anniversario della scomparsa dei soci e già Presidenti del sodalizio, hanno voluto organizzare in ricordo dei Bersaglieri Domenico Boscia e Natale Furno una Santa Messa in Suffragio presieduta dal Parroco Don Michele Villani.

Alla Santa Messa commemorativa, animata dal coro della parrocchia e dai bambini del catechismo, erano presenti l’Associazione Nazionale Bersaglieri sede di San Leucio del Sannio con il Presidente Arcangelo Iannace e i Bersaglieri Prof. Vincenzo De Lucia e Ludovico Facchiano, l’Associazione Nazionale Bersaglieri sede di Benevento con il Presidente Vincenzo Greco, l’Associazione Nazionale Bersaglieri sede di San Giorgio del Sannio con il Presidente Gaetano Santucci, l’Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione Sezione di Arpaise e Sezione Provinciale di Benevento con il Vice Presidente Giovanni Russo, l’Associazione Nazionale Artiglieri sede di Benevento con il Presidente Giuseppe Parrella.

Una domenica mattina molto commovente ed emozionante, all’insegna del ricordo, della commemorazione di due valorosi cittadini, fervidi custodi dei valori e degli ideali di pace, armonia, lealtà, servitori della Nazione e del glorioso corpo dei Bersaglieri, uomini solari, altruisti, generosi, amorevoli verso i propri cari, familiari, amici, e concittadini dei due paesi in cui vivevano San Leucio del Sannio ed Arpaise.

Nel corso della Santa Messa il Parroco Don Michele Villani ha voluto evidenziare, prendendo spunto dalla pagina del Vangelo odierno, ciò che Gesù disse: “Io sono il buon pastore, il buon pastore dà la vita per le sue pecore, il mercenario invece vede venire il lupo, abbondona le pecore e fugge, il lupo le rapisce e le disperde, il buon pastore conosce le sue pecore e le sue pecore conoscono lui.”

Ecco ciò che hanno fatto Natale e Domenico nella loro vita, hanno data la loro vita per la patria, per la nazione, per darci la libertà, hanno ascoltato la voce e la parola di Dio mettendola in pratica in tutta la loro esistenza, con il cuore nell’azione e nei gesti, sono stati veri discepoli del Cristo amando Dio e il prossimo, collaborando attivamente nell’associazione dei bersaglieri e nella loro comunità, in San Leucio e in Arpaise, cerchiamo anche noi di essere come il buon pastore, che ama il suo gregge, il suo popolo, amandoci a vicenda, nel rispetto, nella comprensione gli uni gli altri e aiutando il prossimo. Preghiamo il Signore affinché ci siano più vocazioni sacerdotali, affinché anche qualche nostro figlio, ragazzo, possa dedicare interamente la sua vita al Signore, affinché anche qualche nostro ragazzo abbia la chiamata di Dio.
Il Bersagliere Ludovico Facchiano ha letto la Preghiera del Bersagliere, mentre il Bersagliere Prof. Vincenzo De Lucia nel suo discorso ha spiegato ai bambini presenti il ruolo del Bersagliere, la sua storia e il significato del cappello piumato segno distintivo dei bersaglieri, evidenziando, inoltre, la storia e la vita umana di Domenico e Natale.
Bersaglieri erano Natale e Domenico, Mimmo come comunemente lo chiamavamo, essi hanno onorato questo glorioso corpo dei bersaglieri, lo hanno vissuto bene ed in ogni occasione hanno mostrato idealità forti, parlare di Mimmo e Natale in poche parole è difficile, la loro vita è stata interamente dedicata all’amore della famiglia, al servizio e a tutti noi dell’associazione, hanno contraddistinto la sezione dei Bersaglieri di San Leucio del Sannio, ci hanno arricchito con la loro presenza e con i loro gesti.

Due gli esempi, prosegue il Bersagliere Vincenzo De Lucia, che voglio raccontarvi, uno riguarda Natale, eravamo a Matera al raduno nazionale dei bersaglieri, noi eravamo in corsa e Natale reduce da un grosso intervento ospedaliero e da una degenza lunga, non ce la fece a stare lì fermo sul marciapiede ma saltò in mezzo a noi e corse insieme a noi, alla fine del raduno tranquillizzò tutti dicendo non vi preoccupate, sto bene.

Mimmo aveva un’altra caratteristica come lo era anche Natale, voleva raggiungere gli obbiettivi e fare qualcosa di bello per la comunità, mi chiamò alle sei del mattino e mi disse che dovevamo andare dal generale a Caserta, dobbiamo far venire la Fanfara dell’8 Reggimento qui a San Leucio disse, alle sette arrivammo a Caserta, Mimmo bussò alla villa del Generale, che come lo vide subito lo abbracciò e lo salutò, io in realtà ero un po preoccupato poiché eravamo lì presto, ma vedere il generale così felice di vederlo mi rese sicuro di non averlo disturbato.

Tanto era il loro amore per l’arma e per i Bersaglieri, che i generali, ufficiali, continuavano ad amarli, a rispettarli con la stessa intensità, questi due episodi danno l’idea dello spessore con i quali sia Natale che Mimmo vivevano, tutti e due anche in congedo servivano la comunità di San Leucio del Sannio e di Arpaise dove Natale ha la sua cara moglie Filomena e altri membri della famiglia. Mimmo e Natale sia a San Leucio che ad Arpaise cercavano di collaborare attivamente nel ricordare i nostri caduti e tramandare ai giovani questa memoria, affinché non ci sia più guerra ma amore.

Anche l’Associazione Guerra di Liberazione di Arpaise e Benevento con la presenza del Vice Presidente Giovanni Russo, ha voluto rendere omaggio a Mimmo Boscia e Natale Furno e ringraziarli per tutto il loro impegno e l’amicizia, la stima che gli legava entrambi.

Si dice che i Bersaglieri riescono a correre anche dopo la morte e noi ci crediamo, ci immaginiamo che adesso corrono nell’alto dei cieli con la benedizione e la grazia del Signore.

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