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“La nostalgia dei comizi”, l’amara riflessione di Gloria Raviele

“La nostalgia dei comizi”, l’amara riflessione di Gloria Raviele

9 Aprile 2016 | by redazione Labtv
“La nostalgia dei comizi”, l’amara riflessione di Gloria Raviele
Politica
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S. MARTINO – «Ma noi sammartinesi non ci vantavamo di essere i più intelligenti “animali” politici dell’intera Valle Caudina?», questo interrogativo di esordio di un manifesto apparso per le strade del centro caudino. Il titolo è “La nostalgia dei comizi” ed è firmato Forrest Gump, ma ormai tutti sanno di chi si tratta. È Gloria Raviele, storica firma sammartinese che da sempre non fa mancare il suo contributo sui più svariati temi di caratura nazionale. Sorella di Gianni Raviele, già caporedattore Rai, alla vigilia delle amministrative non fa mancare di certo la sua idea. E lo fa con il suo arguto sarcasmo.

«Oggi, anni del Signore 2016, – continua – ciò che mi spiazza e mi disorienta in questa vigilia pre-elettorale, è la recisa volontà, da parte dei protagonisti, di non caratterizzarsi politicamente. Tutto diventa indistinto, grigio, quasi i partiti fossero diventati organizzazioni criminali da cui state lontano. Questa realtà, diffusa largamente anche a livello nazionale, è oggi un grave vulnus del nostro Paese».

«Anche i partiti più storicamente strutturati annaspano tra confusioni, fughe, ricatti, e tradimenti personali; il caso Bassolino a Napoli è emblematico, la confusione incomprensibile di Roma con Bertolaso e la Meloni è ancora più sconsolante, i giochini al computer del Movimento 5 stelle, con la pseudo democrazia dal basso, ha aspetti paranoici».

«Nel nostro comune queste sono le prime elezioni che facciamo con gli smartphone, usando la comunicazione odierna costituita da battute, allusioni, ammiccamenti, senza guardarsi in faccia, ognuno chiuso nel piccolo bunker con i propri amici».

«Perché – si chiede – è scomparso il contatto pubblico con gli elettori? Perché si è perduta questa storia, anche se dura, di macchine che amplificavano gli appuntamenti e la musica?».

«Vi chiedo scusa se cercherò di proporvi due o tre riflessioni. Lo faccio per ragionare ad alta voce con voi, perchè le vicende di oggi, vengono da lontano quando distrussero la Prima Repubblica per crearne un’altra, la seconda nuova ed immacolata».

E qui la signora Raviele inizia una sua riflessione storica su alcuni macrotemi: Tangentopoli, Renzi e L’Europa. E chiude: «Vi chiedo scusa. Ricordate per favore che il 17 aprile c’è il Referendum e si vota sulle concessioni delle trivelle. Il voto è una conquista e sappiate difenderlo».

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