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Teatro Comunale monumento nazionale. Aperta la corsa ai titolari del merito

Teatro Comunale monumento nazionale. Aperta la corsa ai titolari del merito

4 Aprile 2024 | by Enzo Colarusso
Teatro Comunale monumento nazionale. Aperta la corsa ai titolari del merito
Politica
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Il Teatro Comunle monumento nazionale. Una gran bella notizia, un motivo di vanto assoluto per la nostra città e il suo Massimo fino a qualche anno fa in balia di se stesso e senza molte speranze. La proposta è passata alla Camera ed ora si attende il si del Senato ma si può dire che il Comunale, insieme ad altri 408 teatri è monumento nazionale. Ad accompagnarlo il San Ferdinando di Napoli, lo storico teatro acquistato da Eduardo alla fine degli anni 50 e il Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, il Ricciardi di Capua e il Cimarosa di Aversa.
Tornando al nostro, il Governo Mastella ha avuto il merito di riaprirlo ed ora si prende pure quello di averlo elevato a cotanto rango. “Tutto si è mosso grazie alla iniziale sollecitazione mediatica del sindaco Mastella”, ha detto il vice De Pierro, mentre il presidente della Fondazione Città Spettacolo Picucci ringrazia il sindaco Mastella e dice; “è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno alla valorizzazione del patrimonio culturale ed architettonico della nostra città, che permetterà alla Fondazione di implementare il piano di crescita progettuale del sito.”
Ma la cosa è particolarmente succosa perchè anche altre forsze politiche non ne reclamino la primogenitura. “Trattasi di impegno concreto per la città di Benevento. Parlano i fatti e non intendo aggiungere altro. Non chiedo attestazioni di merito ma non consento considerazioni diverse dalla realtà”, dice il forzista Francesco Maria Rubano, mentre Luigi Barone della Lega si rifà al vicecoordinatore della Lega in Campania, Gianpiero Zinzi autore della presentazione dell’emendamento alla Legge in discussione alla Camera per conferire il riconoscimento di monumento nazionale ai teatri.
Insomma, è iniziata la corsa all’accaparramento dei meriti, che è cosa più che normale, e c’è da sperare però che da questo punto in avanti l’attenzione per la tutela del teatro sia massima e che scritte come quella apparsa oggi sul muro laterale sia neutralizzata ma qui emerge il cretinismo degli autori che non saranno vandali ma di certo imbecilli.

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