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Avellino| Far West a viale Italia, si stringe il cerchio sui responsabili. Il prefetto intensifica i controlli

Avellino| Far West a viale Italia, si stringe il cerchio sui responsabili. Il prefetto intensifica i controlli

7 Luglio 2021 | by Redazione Av
Avellino| Far West a viale Italia, si stringe il cerchio sui responsabili. Il prefetto intensifica i controlli
Cronaca
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Aggiornamento

(alca) – Sono tre le persone ferite dai sei colpi di pistola sparati nella notte in viale Italia, a pochi passi dall’incrocio con via De Conciliis, contro un’Alfa Romeo MiTo color grigio metallizzato in sosta lungo la strada. E così ad Avellino i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia contro la Spagna e la qualificazione alla finale degli Europei 2020 si trasformano in un regolamento di conti. Attinti dagli spari Ettore Ferrara 26enne residente a Solofra, suo padre Gianluca 48 anni e un parente 28enne, Ivan Santamaria (noto per aver aggredito circa due anni fa l’assessore comunale Geppino Giacobbe), entrambi residenti nel capoluogo irpino. Nessuno di loro corre pericolo di vita ma, ricoverati al Moscati, secondo quanto trapela dovrebbero subire un piccolo intervento per l’asportazione dei proiettili che li hanno attinti, rispettivamente, al fianco, ad una gamba e sotto l’ascella. L’episodio si è registrato intorno alle 2.40. Stando alle prime indiscrezioni sulle indagini condotte dai carabinieri, giunti sul posto insieme a polizia e guardia di finanza, oltre agli operatori del 118, le motivazioni di tanta efferatezza sarebbero da ricercare in un precedente litigio avvenuto tra il 26enne e un suo coetaneo, durante il quale sarebbe intervenuto proprio il padre. Antefatto della lite l’aggressione al figlio più piccolo di quest’ultimo, ferito alcuni giorni fa alla testa.

Dopo il primo round, però, il ragazzo affrontato dai Ferrara, accompagnato forse da un familiare, è tornato a bordo di un’auto, dalla quale lui o il parente sarebbero scesi e per fare fuoco contro i tre che, a loro volta, stavano entrando nell’Alfa Romeo. I responsabili dell’agguato sarebbero stati individuati, distinguendo tra sparatore e complice, anche grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza spulciate dagli investigatori. Gli interrogatori dei testimoni, infatti, sono andati avanti per tutta la notte, mentre i proiettili saranno sottoposti a perizia balistica: al momento sembrerebbe che l’arma che ha sparato sia di piccolo calibro.

Dopo gli spari, mentre veniva trasportato in ambulanza in ospedale, il 26enne vittima dell’agguato ha gridato all’indirizzo del rivale “Ti strozzo, ti uccido con le mie mani non con la pistola”. A dimostrazione che lo aveva riconosciuto, contrariamente a quanto avrebbe dichiarato agli inquirenti. Intanto il prefetto Paola Spena ha convocato d’urgenza un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove è stato deciso di incrementare i controlli di polizia nelle ore notturne. Questo punto di ritrovo della Movida avellinese, del resto, sta diventando piuttosto pericoloso, tra risse, atti vandalici e ora anche regolamenti di conti potenzialmente mortali. Anche se l’episodio è da ascrivere ad un atto di microcriminalità locale che nulla ha a che fare con i festeggiamenti per l’impresa sportiva della nazionale italiana.

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